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La selezione di articoli della letteratura scientifica per un...

N.1 2024
Notizie flash
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a cura del Comitato di Redazione

La selezione di articoli della letteratura scientifica per un aggiornamento sulle tematiche di interesse infettivologico

 

TDF a lungo termine e rischio di fratture nei pazienti anziani con l’epatite cronica B.

Long-term use of tenofovir disoproxil fumarate increases fracture risk in elderly patients with chronic hepatitis. Yip TC, et al. J Hepatol 2023 doi:10.1016/j.jhep.2023.12.001
Confronto di TDF ed ETV in pazienti con epatite cronica B di età ≥60 anni, dall’inizio del 2008 alla fine del 2022; 39.897 trattati con ETV e 1634 con TDF. Simile rischio di fratture incidenti nei primi 24 mesi di terapia ma dopo 24 mesi aumento di fratture nei trattati con TDF. L’incidenza cumulativa di fratture ossee a 24, 60 e 96 mesi nei pazienti in TDF in confronto a quelli in ETV è stata, rispettivamente, 2.3% (1.6%–3.4%) vs. 2.6% (1.9%–3.5%), 6.4% (5.0%–8.2%) vs. 4.7% (3.8%–6.0%), 10.2% (8.3%–12.6%) vs. 6.8% (5.4%–8.5%).
Infezione da HDV: reflex test per anti-HDV nei soggetti HBsAg positivi per aumentare le diagnosi. Anti-HDV reflex testing in HBsAg-positive subjects: an efficacious strategy to identify HDV infection. Cossiga V et al. Liver Int. doi: 10.1111/liv.15746
Reflex test per anti-HDV eseguito nel 2022 in tutti i soggetti HBsAg positivi all’Ospedale Universitario Federico II di Napoli. Controllo: tutti gli HBsAg positivi testati nello stesso laboratorio nel 2019 prima dell’introduzione del reflex. Nel 2019 anti-HDV testato in 16.4% (84 di 512 HBsAg positivi, selezionati); 2022, anti-HDV testato nel 100% di 484 HBsAg positivi non selezionati. Prevalenza di anti-HDV più bassa con reflex (10.7% vs. 16.6%) ma numero assoluto di pazienti positivi aumentato con reflex (14 vs. 52).

 

Il virus dell’epatite E resiste alla denaturazione con disinfettanti alcolici.

Hepatitis E virus is highly resistant to alcohol-based disinfectants. Behrendt P, et al, J Hepatol 2022 doi:10.1016/j.jhep.2022.01.006)  
Il virus dell’epatite E (HEV) è resistente all’alcool ed alle formulazioni antisettiche a base alcolica raccomandate dal WHO. L’aggiunta all’alcool di acido fosforico è essenziale per ottenere attività virucida contro l’HEV. L’etanolo e probabilmente i disinfettanti a base alcolica non attivi distruggono la struttura senza pericapside delle particelle di HEV, lasciando intatti i virioni nudi altamente trasmissibili e infettivi.

 

Misurare la densità di grasso pericoronarico per identificare PLWHIV a rischio di malattia coronarica.

Pericoronary adipose tissue density, inflammation, and subclinical coronary artery disease among people with HIV in the REPRIEVE Cohort. Foldyna B, et al. Clin Infect Dis. 2023 doi: 10.1093/cid/ciad419
727 PLWHIV con rischio stimato basso-moderato per malattia coronarica (CAD), sono stati sottoposti a una TC cardiaca senza mezzo di contrasto e successivamente a un’angio-TC coronarica con mdc. La densità di grasso pericoronarico (PCAT) è stata misurata in Hounsfield units (HU) sulla TC senza mdc. I valori più elevati di PCAT in HU sono stati rilevati nei soggetti con stenosi coronarica di grado maggiore e con presenza di placche non calcifiche e vulnerabili. Una differenza di 10 HU nella densità di PCAT è stata associata a un incremento del 44% della presenza di placche ad alto rischio. La densità di PCAT non correlava con alcun parametro di rischio costitutivo e comportamentale per CAD, con la durata dell’infezione da HIV, con la durata e la tipologia di TARV. Lo studio mediante TC senza mdc, potrebbe essere un approccio cost-effective per identificare PLWHIV altrimenti considerati a rischio non elevato per CAD.

 

Limiti dello score di Framingham rispetto al rischio cardiovascolare nelle PLWHIV.

No Evidence for an association of HIV and antiviral treatment with changes in Framingham Cardiovascular Risk Score in the Ndlovu Cohort Study. Verstraeten R, et al. J Am Heart Assoc. 2024 doi: 10.1161/JAHA.123.029637
L’incidenza di CVD è in costante aumento nelle PLWHIV. Sono urgenti protocolli di screening efficaci. In questo studio, condotto tra novembre 2014 e agosto 2017, sono stati osservati 1927 pazienti (887 PLWHIV: 46%). La distribuzione per categoria di rischio secondo lo score di Framingham (FRS) al T0 era: bassa 83% vs 65%; media 12% vs 21%, alta 4% vs 14% rispettivamente per PLWHIV vs HIV neg. Analogamente a 24 mesi il FRS era basso 78% vs 58%; medio 14% vs 25%; alto 8% vs 16% per PLWHIV vs HIV neg. A 36 mesi: FRS basso 82% vs 60%; medio 14% vs 25; alto 4% vs 15% per PLWHIV vs HIV neg. Una possibile spiegazione viene ricondotta ai maggiori controlli delle PLWHIV che possono ricevere un adeguato counseling rispetto al rischio CVD. Tuttavia emerge il limite di sistemi di screening come il FRS e altri marcatori surrogati, per una popolazione che ha un rischio reale di CVD sicuramente maggiore di quello che emerge dallo studio.

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