Figura 1
 
È impressionante il numero di nuove molecole, con punti di attacco diversi, attualmente in fase di sviluppo per l’epatite C (Figura 2).
 
Figura 2
 
Tra questi, 2 inibitoti della proteasi hanno raggiunto la fase III di sperimentazione. Telaprevir (VX-950) ha dimostrato elevata potenza con capacità di ridurre rapidamente la carica virale e in tripla combinazione con Peg-IFN e RBV si è dimostrato efficace nei pazienti con genotipo 1, consentendo una SVR superiore al 60% nei pazienti naive e, soprattutto, del 52% nei pazienti non-responder a Peg-IFN e RBV (Prove 2/3 trials). Boceprevir (SCH503034) ha mostrato analogo risultato nei pazienti naive genotipo 1 (Sprint-1 trial). Nel corso degli studi sono stati comunque rilevati effetti collaterali potenzialmente limitanti come prurito (Prove) e anemia (Sprint).
 
Altri farmaci promettenti in prospettiva sono gli analoghi nucleosidici tra cui era segnalato R7128, in grado di ridurre viremia di HCV fino a 5 log in 30 giorni in tripla combinazione e non-nucleosidici, tra cui GS-9190, in grado di ridurre HCV RNA di 1,8 log in 8 giorni di terapia.