Guida alla lettura: la medicina narrativa nella pratica clinica
 
È un libro utile al medico, alla persona con HIV/AIDS, alle persone curiose che vogliono sapere e vivere con consapevolezza. Utile al medico perché la pratica clinica necessita di elevate competenze narrative. Come ha notato Rita Charon, proponendo la definizione “medicina narrativa”, l’effettiva pratica medica richiede la capacità di conoscere, assorbire, interpretare e agire all’interno della narrazione che il paziente fa di sé stesso. Adottando il metodo della medicina narrativa è possibile, quindi, far luce su quattro situazioni narrative centrali per la medicina: il rapporto tra medico e paziente, tra paziente e sè stesso, tra il medico curante e i colleghi, tra medico e società.

Grazie alle competenze narrative, i medici possono unirsi ai loro pazienti nell’esperienza soggettiva che questi hanno della malattia, riconoscendo le peculiarità del loro viaggio attraverso il territorio della medicina e contribuendo ad articolare comportamenti adeguati e coerenti per la loro salute. La medicina narrativa, in altre parole, si serve dell’analisi strutturata della narrazione della malattia dell’individuo, per permettere al medico di praticare una medicina basata sull’empatia, sulla riflessione, sulla fiducia reciproca e, in ultima analisi, su una vera professionalità. Il libro aiuterà la persona con HIV/AIDS a sentirsi meno sola mentre combatte la propria malattia proprio perché le narrazioni evidenziano il contenuto comune di situazioni presenti in contesti e biografie differenti.

La lettura di “Alla luce del sole” si rivelerà utile per esempio ai pazienti con diagnosi di sieropositività recente, alle persone non soddisfatte dalle terapie o che hanno avuto una storia di tossicodipendenza, alle persone che vivono di nascosto l’omosessualità o la sieropositività sul luogo di lavoro.

Si è scelto, inoltre, di eliminare i nomi dei farmaci che le persone intervistate riferiscono di utilizzare: in questo contesto è, infatti, più utile ascoltare la percezione del farmaco e il ruolo che occupa nel quotidiano della persona più che correlare una singola molecola ad uno specifico effetto. Il libro, infine, può essere proposto a tutte le persone, anche non infette dall’HIV, interessate a vivere con consapevolezza nell’ottica della prevenzione senza discriminazione. La freddezza dei dati epidemiologici impedisce, infatti, a molti di comprendere il significato dell’infezione da HIV nella vita di tutti i giorni. Il libro cerca appunto di restituire un volto collettivo all’AIDS, riportando alla luce del sole la complessità della vita quotidiana dei pazienti con HIV/AIDS. Come ha scritto Adam Levin “l’AIDS è un enigma. È invisibile e tuttavia è ovunque, tutto intorno a noi, nelle persone che amiamo, dentro di me. Non ha importanza se tu sei HIV - positivo o negativo. Il mondo ha l’AIDS. E se tu mandi il mondo a quel paese, il mondo farà lo stesso con te”.