Emerge chiaramente la relazione tra aderenza al trattamento e riduzione del rischio: la protezione è, infatti, pari a 16%, 34%, 68% nei soggetti con aderenza rispettivamente inferiore al 50%, pari a 50-90% e superiore al 90%. Non sembra esservi, almeno per il momento, un rischio significativo di trasmissione di resistenza (#97LB) né un rischio aumentato di eventi avversi seri e di alterazioni di laboratorio significative; nel braccio sperimentale si è osservata una maggior frequenza di cefalea (4% vs 3%) e di calo ponderale (2 vs 1%), mentre estremamente rare sono risultate le alterazioni della funzionalità renale. |