What to prevent with?
Stefano Rusconi, Dipartimento di Scienze Cliniche ”Luigi Sacco”, Divisione clinicizzata di Malattie Infettive,
Università degli Studi di Milano
 
Nello studio iPrEx (Anderson P et al, #31LB), le persone non infettate avevano nel 45% dei casi livelli rilevabili di farmaco, mentre questa percentuale scendeva al 10% nelle persone infettate, considerando gli ultimi 3 mesi prima della data della presunta infezione.
Negli studi Partners (Baeten J, #29, Donnell D, #30) (Kenya-Uganda) e FEM-PrEP (Van Damme L, #32LB) (Sud Africa-Kenya-Tanzania) l’aderenza alla PrEP fa la differenza.
Nello studio Partners (TDF vs TDF+FTC vs placebo - in coppie sierodiscordanti) l’aderenza era molto alta e una possibile spiegazione può essere l’alta motivazione data dalla conoscenza del rischio noto dato dal partner HIV+. Si sono manifestati 82 eventi secondo l’analisi ITT nei diversi bracci: 17 TDF, 13 TDF+FTC e 52 placebo, con una protezione significativa del 67% con TDF e del 75% con TDF+FTC.
Lo studio FEM-PrEP (FHI-360) (Van Damme L, #32LB) è stato interrotto ad aprile 2011 per mancata efficacia nelle donne sieronegative che avevano assunto TDF+FTC vs placebo. Il numero di eventi è stato simile nei 2 gruppi (33 vs 35) e il numero di soggetti con livelli plasmatici di TDF > 10ng/mL era identico tra i casi e i controlli sia all’ultimo test negativo che al primo riscontro di HIV-positività alla PCR. Due i caveats: drug sharing ed esposizione a partners multipli (effetto post-randomizzazione).
Rilpivirina (RPV) long-lasting 600mg im - I dosaggi plasmatici di farmaco 30 giorni dopo la somministrazione hanno indicato buoni livelli, indicativi di una potenziale protezione, sia in uomini che donne. Livelli di RPV sono più bassi nei fluidi e nei tessuti rettali che nel plasma. Caveat: la contaminazione fecale ha ridotto i livelli efficaci di RPV.
Circoncisione - E’ sempre estremamente valida nel distretto Rakai (Uganda) e nella regione Orange Farm (Sud Africa) nel ridurre l’incidenza di HIV (Gray R, #36) e la prevalenza di HSV-2 (Auvert B et al., #37).
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