Basic immunology
Miriam Lichtner, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza, Università di Roma Polo Pontino
 
In varie sessioni orali e poster sono state presentate ricerche volte ai cosiddetti fattori di restrizione (Emerman M, #19), fattori dell’immununità naturale che svolgono un ruolo protettivo nei confronti di HIV, quali microRNA (miRNA) indotti da IFNbeta (Xu H, #212), prostaglandina E2 (Clemente MI, #208), TRIM5 (Luban J, #65). Infine, una presentazione orale (Doitsh G, #41) ha illustrato il meccanismo di autodistruzione di TCD4 in cui una infezione abortiva da parte del virus scatena una particolare apoptosi, detta pyropoptosis legata all’infiammazione e alla caspasi 1. Tale massiva distruzione cellulare è dipendente dall’accumulo cellulare di retrotrascritti a DNA incompleti di HIV ed è bloccata da efavirenz e dalla glibenclamide, farmaco usato per il diabete tipo II.
Biomarker dell’infiammazione/immunoattivazione: una sessione intera è stata dedicata alle donne gravide e non (session 11) con attenzione ai marker di flogosi e pro-coagulativi che possono essere dannosi nelle donne che sospendono la ART subito dopo la gravidanza. Per quanto riguarda le comorbidità, un poster del gruppo italiano Marchetti-D’Arminio evidenzia una associazione tra attivazione dei TCD4 e danno osseo (Gazzola L, #879).
 
 
Alcuni autori hanno focalizzato gli studi su un nuovo biomarker di attivazione macrofagica, sCD163, che insieme a sCD14, sarebbe importante nei deficit neurocognitivi (Burdo T, #81, Letendre S, #82) e nell’aterosclerosi (Subramanian S, #121). Per quanto riguarda immunoattivazione e immunosenescenza, alcuni autori hanno presentato dei dati sull’importanza di una sottopopolazione di monociti CD16+, CD14 variabile che sembrerebbe giocare un ruolo nello stato infiammatorio delle donne HIV+.
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