Efficacia e sicurezza dell’impiego di tenofovir nella pratica clinica
 
Tenofovir è in grado di ottenere e mantenere nel tempo la soppressione virologica anche nei pazienti alto-viremici, impedendo la selezione delle varianti farmaco-resistenti e ad oggi, come sottolineato anche nelle recenti linee guida EASL, è l’unico antivirale orale che dimostra, dopo 5 anni, 0% di resistenze sia nei pazienti naive sia nei pazienti pre-trattati (20-21) (Figura 3).
 
 
L’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità a lungo termine della monoterapia con tenofovir è stata ben dimostrata nei trial registrativi e negli studi di pratica clinica, sia nei pazienti con epatite cronica HBeAg-positiva che HBeAg-negativa (22-25).
Lo studio multicentrico europeo di Lampertico e coll. ha dimostrato, in 302 pazienti naive trattati con tenofovir, la completa soppressione virologica nel 95% dei casi dopo 36 mesi di trattamento (24) (Figura 4).
 
 
Lo stesso studio ha documentato l’ottima sicurezza e tollerabilità del trattamento; la creatinina sierica è rimasta invariata per tutta la durata di terapia (da 0,90 a 0,92 mg/dL), così come i livelli di fosforo (3,3 a 3.0 mg/dL). Circa l’1% dei pazienti ha mostrato un incremento superiore o uguale a 0,5 mg/dL della creatinina sierica, una riduzione <2 mg/dL nei livelli di fosforo sierico o il riscontro di proteinuria.

Uno studio multicentrico francese (25) che ha consecutivamente arruolato 441 pazienti con epatite cronica B trattati con tenofovir (il 58% dei quali era già stato trattato con analoghi o aveva sviluppato farmaco-resistenza) ha dimostrato una risposta virologica del 91% ad un anno di trattamento con tassi di risposta simili tra i naive e i pre-trattati (rispettivamente 90% e 91%). La creatinina sierica è rimasta invariata durante il trattamento (0,90 vs 0,92 mg/dL), così come la mediana della stima del filtrato glomerulare (GFR) secondo la formula di Cockcroft-Gault (98,7 vs 98,3 mL/min). Una sottoanalisi della medesima coorte di pazienti ha valutato la sicurezza e la tollerabilità di tenofovir in 114 pazienti con ridotta funzionalità renale basale definita come GFR <90 mL/min. 89 pazienti avevano GFR tra 60-89 mL/min (stadio II), 23 (20%) tra 30-59 mL/min (stadio III) e 2 (2%) tra 15-29 mL/min (stadio IV). Dopo un anno di trattamento con tenofovir, la GFR media è rimasta stabile all'interno di ciascuno stadio di ridotta funzione renale (76 vs 77 mL/min, 50 vs 49 mL/min e 23 vs 23 mL/min, rispettivamente). Globalmente, il 67% dei pazienti è rimasto stabile, il 22% è migliorato e l’11% ha avuto una riduzione della funzione renale (26) (Figura 5).
 
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