Focus sui fattori di protezione
 
H. Streek ha affrontato “The role of CD4 T in developing durable antibody responses and as HIV vaccine” (abs 160). L’analisi di elite controllers e rapid progressors ha messo in luce, rispettivamente, una selettiva risposta a p24 e a gp120. Nonostante tali differenze non siano risultate HLA-II ristrette, lo studio di pazienti naive delle coorti MGH e SCOPE ha dimostrato come alcuni alleli DRB1 si associno a un decorso clinico favorevole, mentre altri a progressione clinica. Inoltre, soggetti con alleli HLA-II “protettivi” si caratterizzano per una risposta T CD4 HIV-specifica più ampia, ma a bassa avidità funzionale.
L. Picker nella presentazione, “Stringent control and eventual clearance of highly pathogenic SIV by effector memory T cells” (abs 161) ha dimostrato la completa risoluzione dell’infezione in scimmie vaccinate con vettori RhCMV/SIV. In maniera interessante, le risposte T CD8 elicitate da tali vettori non hanno come target epitopi SIV canonici, non mostrano overlap con le risposte elicitate da vettori convenzionali e si caratterizzano per un’ampiezza 3 volte superiore.
© Effetti srl