New generation anti-HCV therapy
Roberto Rossotti, SC di Malattie Infettive, Ospedale “Niguarda Ca’Granda”, Milano
 

D. Wyles (3)  ha presentato anche i risultati dello studio ALLY-2 (combinazione di SOF + DCV in pazienti coinfetti) in 151 soggetti naïve (trattati per 8 e 12 settimane) e 52 experienced. La maggioranza dei soggetti presentava un GT1 (83%). Il tasso di SVR12 è stato del 98% negli experienced, nei naïve si è andati dal 76% (8 settimane) al 97% (12 settimane). Tali risultati non sono influenzati da GT/sottotipo, cirrosi, tipo di risposta a precedente trattamento, regime HAART ed etnia.

S. Naggie (4) ha presentato il risultato dello studio ION-4 (12 settimane di SOF/LDV in soggetti coinfetti). Sono stati arruolati 335 pazienti prevalentemente GT1a (75%); i cirrotici erano il 20%, gli experienced erano il 55%. Globalmente, il tasso di SVR12 è stato del 96%: 2 pazienti hanno avuto un breakthrough per la scarsa aderenza, mentre 10 hanno avuto un relapse.

C. Hawkins (5) ha presentato i risultati real life in 39 soggetti trattati con SOF + SMV e SOF + RBV. I tassi di SVR12 sono stati >90%, ma solo un numero esiguo di soggetti ha potuto essere analizzato J. Gilmore (6) ha analizzato i risultati real life dell’utilizzo della medesima combinazione in 81 soggetti (44 monoinfetti  e 37 coinfetti); il 59% era afroamericano, il 61% era composto da uomini, il 73% aveva una fibrosi ≥F3 e il 49% era null/partial responder. L’SVR12 è stato del 77% nei coinfetti  e del 71% nei mono-infetti.

K.M. Marks (7) ha descritto l’utilizzo della combinazione SOF + SMV ± RBV in 15 pazienti PI-experienced; 3 presentavano la Q80K. Il tasso di SVR12 è stato del 93%.

P. Perumalswami (8) ha caratterizzato i casi di scompenso epatico nei 499 pazienti monoinfetti trattati con SOF+SMV. L’incidenza cumulativa di eventi avversi gravi è stata del 4.5%, ipoalbuminemia e iperbilirubinemia sono risultati fattori predittivi di scompenso epatico (bilirubina tot. ≥1.8 ha un rischio 4.3 volte maggiore di scompenso).

R. Prasad ha valutato la necessità di adeguare la HAART in caso di trattamento con DAA nei pazienti in cura presso l’Università di Pittsburgh: il 76% dovrebbe fare uno switch per poter assumere SMV, il 64% per LDV e 72% per PTV/rtv (9).

 

Riferimenti bibliografici

  1. Piroth L, Hubert Paniez H, Vincent C, et al. High efficacy of daclatasvir/asunaprevir/PR in HIV/HCV1-4 null responders (ANRS HC30). CROI 2015 # 146.
  2. Wyles D et al. High SVR Regardless of Time to Suppression With ABT-450/r/Ombitasvir and Dasabuvir+RBV. CROI 2015 # 147.
  3. Wyles D et al. Daclatasvir in Combination With Sofosbuvir for 
    HIV/HCV Coinfection: ALLY-2 Study.
    CROI 2015 # 151LB
  4. Naggie S et al. Ledipasvir/sofosbuvir for 12 Weeks in Patients Coinfected With HCV and hiv-1: ION-4. CROI 2015. #152 LB.
  5.   Hawkins C et al. Successful HCV Treatment With Direct Acting Antivirals in HIV/HCV Patients. CROI 2015. #649.
  6. Gilmore J et al. Effectiveness of Sofosbuvir/Simeprevir for HIV/HCV Patients in Clinical Practice . CROI 2015. # 645.
  7. Marks KM et al. Sofosubuvir, Simeprevir, +/- Ribavirin in HCV Protease Inhibitor- Experienced Patients CROI 2015. # 644.
  8. Perumalswami P et al.  Simeprevir and Sofosbuvir Regimens for Hepatitis C: Decompensation and Serious Aes. CROI 2015. # 648.
  9. Prasad R et al. Majority of HIV/HCV Patients Need to Switch ART to Accommodate Simeprevir. CROI 2015. # 651.
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