n. 5 - Maggio 2015    
 
 
     
Presentate al 50th International Liver Congress di Vienna
Nuove linee guida EASL:
una questione di priorità
Tra regimi IFN-free e rivalutazione dell’interferone, raccomandazioni personalizzate su genotipo, gravità di malattia e precedente esposizione ai farmaci anti-HCV per un accesso allargato al trattamento anti-HCV
 
Massimo Puoti
SC di Malattie Infettive, AO Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano
La nuova versione delle linee guida per il trattamento dell’epatite C dell’International Society for Liver Disease (EASL) è stata pubblicata a solo un anno di distanza dalla precedente revisione. Nonostante il breve periodo, l’aggiornamento è stato necessario per la disponibilità in Europa di nuovi regimi IFN-free, dei lavori che si susseguono in letteratura e dei dati degli studi di pratica clinica. L’impatto dell’infezione da HCV è ben conosciuto e stimato in 160 milioni di individui infetti, anche a loro insaputa, a livello globale. Tra il 1990 e il 2013, documenta il Global Burden Disease Study, i decessi per HCV sono raddoppiati e le morti per epatocarcinoma HCV-correlato (HCC) sono aumentate del 300%, con previsioni di stima che superano i dati di mortalità per HIV/AIDS (tabella 1). ► continua
   
Le priorità
Pur dichiarando che virtualmente ogni persona con infezione da HCV dovrebbe poter accedere al trattamento per ottenere l’eradicazione virale e prevenire sequele e complicanze della malattia epatica, le linee guida riconoscono che non tutti potranno essere trattati nell’immediato futuro e stabiliscono, di conseguenza, criteri di priorità terapeutica.
Tali criteri sono stati di definiti in base allo stadio della fibrosi, al rischio di progressione della malattia, alla presenza di manifestazioni extraepatiche e alla probabilità di trasmettere l’infezione da HCV. ► continua
Terapie anti-HCV e genotipi
 
In Europa è oggi disponibile un’ampia scelta di DAA. Le coformulazioni sofosbuvir/ledipasvir e paritaprevir/ritonavir/ombitasvir si sono aggiunte all’inibitore della polimerasi dasabuvir, l’inibitore della proteasi simeprevir, l’inibitore della polimerasi sofosbuvir e l’inibitore di NSA5 daclatasvir. Solo sofosbuvir e daclatasvir – l’inibitore di NSA5 ha di recente ottenuto la rimborsabilità in Italia – hanno attività pangenotipica. Non considerando l’aspetto costi, le combinazioni IFN-free sono la migliore opzione di trattamento per i pazienti con epatite cronica C, per efficacia, facilità di impiego e tollerabilità. ► continua
Considerazioni conclusive
Lo sviluppo dei nuovi DAA ha ormai modificato le prospettive terapeutiche nell’epatite cronica C e, ora, l’attenzione della ricerca clinica si è spostata sulle nuove popolazioni speciali, rappresentate ad esempio dai pazienti con malattia renale e dializzati, per i quali il trattamento resta problematico, perché la sicurezza di sofosbuvir risulta diminuita. Aree di incertezza riguardano i pazienti con malattia scompensata e la definizione del timing di terapia nei pazienti candidati o post-trapianto. Infine servono più dati per i pazienti con HCV GT 5 e 6 e, in prospettiva, alternative di trattamento per i pazienti con HCV GT3, il genotipo più difficile da guarire. Questi pazienti mostrano una clearance virale rallentata con i DAA disponibili perché la maggior parte ha un’efficacia antivirale limitata nei confronti di HCV GT3.
I regimi con simeprevir, paritaprevir e dasabuvir non sono attivi su HCV GT3. In vitro, ledipasvir è decisamente meno potente di daclatasvir. In questo contesto, daclatasvir in combinazione con sofosbuvir, con o senza ribavirina, rappresenta il regime IFN-free più efficace per la cura dell’infezione da HCV GT3.
Bibliografia
1. EASL Recommendations on Treatment of Hepatitis C 2015. J Hepatol (2015), http://dx.doi.org/10.1016/ j.jhep.2015.03.025
2. Cowie BC, et al. The global and regional burden of liver disease 2013. The International Liver Congress 2015. P1256
3. Fondazione ICONA. Report dicembre 2014, http://www.fondazioneicona.org
www.readfiles.it
 
Leggi ReAd files
 
Contatta la redazione
© Effetti srl
TUTELA DELLA PRIVACY - La informiamo che gli indirizzi di posta elettronica inseriti nel nostro archivio,
provengono da elenchi e servizi di pubblico dominio, pubblicati anche via web o per autorizzazione dei possessori.
Nel pieno rispetto del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003).
Lei ha il diritto di conoscere, modificare, far cancellare e opporsi al trattamento dei suoi dati personali.
Clicchi qui se non desidera più ricevere questa newsletter.