Complicanze metaboliche e cardiovascolari, focus sulla PrEP

Per quanto riguarda lo stroke, Crane H (#636) ha dimostrato che in HIV è principalmente ischemico mentre Hatleberg C (#637) ha indagato le differenze fra forme ischemiche ed emorragiche nella coorte DAD: età, ipertensione e bassi CD4 sono fattori di rischio comuni.
I dati della coorte ALLRT (derivata dagli ACTG) sono stati presentati da Chow F (#43): il rischio aumenta con l’età e gli altri fattori di rischio classici, ma anche in base al sesso (2.88 per 100 PY nelle donne vs 1.40 degli uomini) e all’etnia (2.51 nei neri vs 1.69 nei caucasici).

Borges A (#46) ha presentato i dati EuroSIDA su fratture e osteonecrosi: TDF è associato al rischio di fratture, per l’osteonecrosi c’è un trend verso la significatività per ddI, IDV, SQV, LPV e TDF. I dati di uno studio randomizzato su soggetti naive che hanno iniziato un trattamento con FTC/TDF+ATV/r sono stati invece mostrati da Ofotokun I (#47). La somministrazione di acido zoledronico al basale ha determinato una diminuzione del riassorbimento con un effetto che è perdurato fino alla settimana 48.

Per quanto riguarda la PrEP, Gandhi M (iPREX OLE, #866), Liu A (Demo Project, #867) e Mugwanya K (Partner PrEP, #868) hanno tutti confermato che il declino della funzione renale è modesto e raro. Tuttavia, questa riduzione è stata più marcata nei soggetti più anziani con un eGFR basale ridotto e con un’esposizione maggiore al farmaco. Grant R (#48 LB) ha esposto i dati di recupero della BMD nell’iPREX, che migliora a livello femorale e lombare subito dopo la sospensione del farmaco per tornare nei limiti di norma in sei mesi.

Infine, i dati del NEAT001 sui cambiamenti della composizione corporea sono stati presentati da Bernardino J (#45): complessivamente, si verifica un maggiore accumulo di grasso agli arti e al tronco nei soggetti in terapia con RAL rispetto a FTC/TDF.

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