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N. 3 Aprile 2018
TRIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO MEDICO

Dal CROI di Boston
le novità di terapia antiretrovirale

Sin dalla prima edizione, ben 25 anni fa, il CROI ha rappresentato l’evento più importante sulla ricerca e sul trattamento dell’infezione da HIV. Negli ultimi anni, caratterizzati da una terapia antiretrovirale (ART) efficace ed al tempo stesso con minore tossicità, l’attenzione si è spostata su problematiche a lungo termine quali le comorbilità, l’aderenza a lungo termine ed, infine, la qualità e l’aspettativa di vita.

HAART: presente e futuro

Nella sua relazione sulla integrazione delle terapie antiretrovirali del presente e del futuro Chloe Orkin ha evidenziato quello che è stato fatto e quello che c’è da fare nell’ambito di una ART non solo efficace ma anche compatibile con una lunga aspettativa di vita. Attualmente la ART in prima linea è caratterizzata da un largo utilizzo degli inibitori dell’integrasi come rappresentato dallo schema riassuntivo delle principali linee guida internazionali sul trattamento dell’infezione da HIV (Figura 1). ► continua

Resistenze e dintorni

Interessanti le analisi dello studio START (J Baxter, #527) relative alla prevalenza di PDR (pretreatment drug resistance), vale a dire la presenza di mutazioni associate a resistenza per proteasi, trascrittasi e integrasi all’ingresso nello studio, determinate con la metodica NGS (next generation sequencing), metodica in grado per la sua sensibilità di rilevare varianti virali minoritarie che, almeno teoricamente, potrebbero influenzare la risposta virologica a lungo termine. ► continua

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