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L’innovazione tecnologica nell’ambito della vaccinazione...

N.3 2025
Vax Corner
Considerazioni sullo sviluppo dei vaccini alla luce delle recenti evidenze

Guido Antonelli
Dipartimento di Medicina Molecolare e AOU “Policlinico Umberto I” - Sapienza Università di Roma

L’innovazione tecnologica nell’ambito della vaccinazione contro le malattie infettive tra rapidità e rigore scientifico

 

Il 14 maggio 2025, dopo oltre tre anni di negoziati, gli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno approvato una bozza di accordo per prevenire e affrontare in maniera sinergica le future pandemie a livello globale (1). L’accordo, che è stato commentato dalle più prestigiose riviste scientifiche (2,3), si pone, tra gli altri, l’obiettivo di rafforzare la risposta alle pandemie attraverso la produzione e distribuzione dei vaccini.

 

Strumenti efficaci per molte malattie infettive

fig1Vista la rilevanza dell’accordo, ci sembra interessante esporre alcune considerazioni relative allo sviluppo dei vaccini, nella consapevolezza che i vaccini costituiscono uno degli strumenti più potenti ed efficaci per la prevenzione e la riduzione dell’incidenza delle malattie infettive. Innanzitutto è opinione di chi scrive che l’azione sinergica degli stati membri dell’OMS non dovrebbe limitarsi allo sviluppo e distribuzione di nuovi vaccini contro patogeni emergenti, potenziali fonti di pandemie. L’appello all’azione sinergica dovrebbe piuttosto estendersi a tutte le malattie infettive per le quali i vaccini sono in fase di stallo o risultano insufficientemente finanziati, anche quando si tratta di patologie molto importanti dal punto di vista clinico e/o che colpiscono in modo significativo le popolazioni che vivono in condizioni di grave disagio socioeconomico. Alcuni esempi:

  • HIV che rimane un serio problema di sanità pubblica a livello globale con circa 40 milioni di infetti nel 2023, di cui il 65% in Africa, e circa 650.000 morti. Se si tralascia il famoso studio thailandese, che ha dimostrato una protezione di circa il 30% dei vaccinati rispetto ai controlli nei primi 3 anni d’infezione, dopo quarant’anni di epidemia di HIV, nonostante l’impegno costante e straordinario della comunità scientifica e nonostante una quantità enorme di finanziamenti pubblici e privati, lo sviluppo di un vaccino rimane ancora elusivo. Ci sono importanti e promettenti risultati ad esempio sull’attività di anticorpi neutralizzanti ad ampio spettro, cosiddetta Germline Targeting, che attendono un consolidamento (4).
  • Tubercolosi (TB) che causa 1.25 milioni di decessi ogni anno e infetta almeno un quarto della popolazione mondiale. Il vaccino BCG è attualmente l’unico approvato contro la TB ma la sua efficacia è limitata, soprattutto negli adulti. Occorre consolidare rapidamente gli importanti progressi ottenuti recentemente nello sviluppo di nuovi vaccini contro la TB in modo da prevenire l’infezione, la malattia, e per controllare la diffusione dei ceppi farmacoresistenti (5).
  • Infezioni da batteri multiresistenti (MultiDrug Resistant, MDR). La continua emergenza e diffusione di batteri MDR tra diverse specie batteriche, comprendenti sia ceppi commensali che patogeni, evidenzia l’urgente necessità di verificare se i vaccini possano rappresentare una soluzione valida per prevenire e combattere la resistenza antimicrobica (6).
  • Infezioni da streptococco di gruppo B (Streptococcus agalactiae) che provoca la morte di circa 150.000 neonati/anno. Anche in questo caso non esiste un vaccino efficace per prevenire l’infezione. È necessario agire in modo sinergico per consolidare le evidenze derivanti dagli studi condotti sulle diverse preparazioni attualmente in fase di sviluppo o di sperimentazione clinica (7).

Un’altra riflessione riguarda il fatto che, dopo la pandemia, molti dei lavori sullo sviluppo dei vaccini utilizzano la tecnologia a mRNA. La straordinaria rapidità con cui sono stati ottenuti i vaccini a mRNA anti-COVID-19 che ha permesso, di fatto, l’avvio della sperimentazione clinica dopo poche settimane dalla loro preparazione, non deve far credere che l’approccio sperimentale/tecnologico utilizzato nel corso della pandemia sia immediatamente estrapolabile a tutte le malattie infettive. In sostanza, non è affatto scontato che la tecnologia a mRNA, sebbene dimostratasi potente ed efficace nella prevenzione della COVID-19 severa, sia utilizzabile per tutti gli agenti patogeni. È degli ultimi mesi del 2024 la notizia che l’azienda Moderna ha sospeso il trial di fase 1 con mRNA-1365-P101 del virus respiratorio sinciziale (RSV) dopo aver identificato un potenziale caso di VAERD da RSV (vaccine associated enhanced respiratory disease) in neonati da 5 a meno di 8 mesi di età in relazione alla somministrazione del vaccino sperimentale a mRNA (8). L’azienda, che è molto nota nel campo dei vaccini a mRNA in quanto ha commercializzato, sin dalle prime fase della pandemia, un vaccino molto efficace contro l’infezione da SARS-CoV-2, ha definito il caso potenzialmente significativo in termini di rischio-beneficio. È di marzo 2025 la notizia che la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha imposto una sospensione dello studio clinico di Fase I/IIa (NCT06069544), volto a valutare la sicurezza, la tollerabilità, l’immunogenicità e l’efficacia di un vaccino sperimentale a base di RNA (BNT165e) per la prevenzione della malaria da Plasmodium falciparum in adulti sani mai esposti alla malattia (9). L’azienda coinvolta, BioNTech, è molto nota nel campo dell’mRNA in quanto ha co-sviluppato nelle prime fasi della pandemia un vaccino contro l’infezione da SARS-CoV-2 insieme a Pfizer.

E ancora: il 25 giugno 2025, dopo una cauta segnalazione di rischio nel 2021, la FDA ha obbligato le aziende produttrici di vaccini a mRNA contro il COVID-19, ad aggiornare le indicazioni sul profilo di rischio di miocardite nei documenti ufficiali dei vaccini a mRNA, ampliando la fascia d’età considerata e specificando una frequenza più elevata nella popolazione giovane (10). Appare dunque naturale raccomandare la lettura dell’editoriale pubblicato su Science (11), dal titolo provocatorio Ten times faster is not 10 times better. Esso, pur non essendo specificamente dedicato al tema dei vaccini, offre spunti di riflessione estremamente pertinenti, soprattutto in relazione al rapporto tra velocità di sviluppo e qualità scientifica nei processi di innovazione biomedica.

 

Rapidità di sviluppo e qualità scientifica

fig2Nel loro contributo, gli autori mettono in guardia contro l’enfasi crescente sulla rapidità della ricerca scientifica, evidenziando come l’approccio tecnologico, se orientato esclusivamente alla velocizzazione dei processi, possa compromettere la qualità dal punto di vista scientifico. Si ritiene che questo richiamo sia particolarmente rilevante per lo sviluppo dei vaccini, dove la pressione per ottenere risultati rapidi dovrebbe essere bilanciata da una riflessione rigorosa e critica per ogni fase del processo, dalla concettualizzazione alla realizzazione. Ne deriva un’ultima, a mio avviso, importante considerazione.

Lo sviluppo dei vaccini contro le malattie infettive rappresenta un processo complesso, articolato e fondato su una profonda comprensione degli agenti patogeni, che include le caratteristiche microbiologiche dei patogeni (inclusa la loro struttura, funzione e i fattori di virulenza/patogenicità), la risposta immune dell’organismo, il decorso dell’infezione e della malattia.

Lo studio e lo sviluppo dei vaccini devono necessariamente prevedere il coinvolgimento strutturato e imprescindibile di professionisti dotati di competenze specialistiche. Riteniamo che, sebbene l’evoluzione tecnologica offra straordinarie potenzialità, lo sviluppo di vaccini efficaci e sicuri non possa prescindere dal contributo fondamentale delle conoscenze nei campi della microbiologia, dell’immunologia e delle malattie infettive. Le competenze dei suddetti professioni risultano pertanto fondamentali per garantire una reale traduzione clinica delle innovazioni tecnologiche e affrontare con rigore scientifico le complesse sfide presenti e future nell’ambito della vaccinazione contro le malattie infettive.

A giudizio di chi scrive, tale necessità non risulta sempre adeguatamente riconosciuta né valorizzata in modo sistematico da enti regolatori, autorità sanitarie e decisori politici, i quali sono spesso spinti, non solo dalla volontà di rispondere a problemi di salute pubblica, ma anche dalla ricerca del consenso e da dinamiche legate alla comunicazione sociale.

 

 

  1. WHO. Seventy-eighth World Health Assembly. A78/10. Intergovernmental Negotiating Body to draft and negotiate a WHO convention, agreement or other international instrument on pandemic prevention, preparedness and response. Report by the Director-General. https://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/WHA78/A78_10-en.pdf- Date: May 14, 2025
  2. Clark H, Sirleaf EJ. The Pandemic Agreement is a milestone: now it is time for action in national capitals. Lancet. 2025;405(10495):2109-2111.
  3. Coming together for pandemic preparedness. Nat Microbiol. 2025;10:1261-1262.
  4. Caniels TG, Medina-Ramìrez M, Zhang S, et al. Germline-targeting HIV vaccination induces neutralizing antibodies to the CD4 binding site. Sci Immunol. 2024;9(98):eadk9550.
  5. da Costa C, Benn CS, Nyirenda T, et al. Perspectives on development and advancement of new tuberculosis vaccines. Int J Infect Dis. 2024;141S:106987.
  6. Hasso-Agopsowicz M, Sparrow E, Cameron AM, et al. The role of vaccines in reducing antimicrobial resistance: A review of the potential impact of vaccines on AMR and insights across 16 vaccines and pathogens. Vaccine. 2024;42(19S1):S1-S8.
  7. Smith WB, Seger W, Chawana R, et al. A Phase 2b Trial Evaluating the Safety, Tolerability, and Immunogenicity of a 6-Valent Group B Streptococcus Vaccine Administered Concomitantly With Tetanus, Diphtheria, and Acellular Pertussis Vaccine in Healthy Nonpregnant Female Individuals. J Infect Dis. 2025;231(6):e1065-e1074.
  8. Mahase E. FDA pauses all infant RSV vaccine trials after rise in severe illnesses. BMJ. 2024;387:q2852.
  9. https://www.clinicaltrialsarena.com/.
  10. https://www.fda.gov/vaccines-blood-biologics/safety-availability-biologics/
  11. Nelson A. Ten times faster is not 10 times better. Science. 2025;388(6754):1353.

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