n. 2 - Marzo 2016
CROI 2016: da Boston nuovi scenari in HIV
 
New frontiers in HIV cure
Alessandra Bandera, UO Malattie Infettive, Ospedale San Gerardo, Monza
Grande enfasi in questa edizione agli studi che stanno valutando l'effetto della elicitazione della risposta immunitaria HIV-specifica nello sviluppo di strategie vaccinali e nella cura dell'infezione da HIV. Nella “Opening Session”, Walker BD del Ragon Institute di Boston ha illustrato il ruolo della risposta linfocitaria T HIV-specifica (#13) mostrando, in particolare, gli studi effettuati nell’infezione “iperacuta” ossia nella fase dell'infezione acuta da HIV che precede il picco di viremia plasmatica. ► continua
 
Neurovirology of HIV
Andrea Calcagno, Università degli Studi di Torino, Ospedale Amedeo di Savoia, Torino
In ambito neurologico si segnala la sessione “Stroke: Incidence and Risk Factors” dedicata a patogenesi e incidenza di malattia cerebrovascolare. In particolare, vari studi (#636, #637, #639) hanno analizzato l’incidenza e i predittori di vari tipi di ictus in pazienti con HIV. I risultati indicano nel complesso incidenza bassa ma significativa (circa 1.74 per 1000 persone/anno) e un aumento di tale incidenza in pazienti con coinfezione da HCV. ► continua
 
 
Il futuro della ART
Silvia Nozza, Divisione di Malattie Infettive, Ospedale San Raffaele, Milano
Lo studio START, recentemente pubblicato, ha già dimostrato come la terapia antiretrovirale sia efficace nel controllo della viremia e della progressione dell’infezione da HIV intesa in termini di eventi AIDS e non AIDS-correlati. Lo studio RapIT (#28) ha confermato come l’inizio precoce della terapia in un setting clinico fragile, come quello sudafricano, aumenti l’assunzione della ART del 36% e l’efficacia virologica del 26%. ► continua
 
Neutralizing Antibodies and B cells
Camilla Tincati, Dipartimento di Scienze della Salute, Clinica di Malattie Infettive e Tropicali ASST Santi Paolo e Carlo, Università degli Studi di Milano
Ampio lo spazio dedicato agli studi sugli anticorpi neutralizzanti. Mascola JR ha aperto una delle sessioni plenarie con una relazione sul possibile impiego di anticorpi nella prevenzione dell’infezione da HIV (#13). Una lunga storia preclinica è giunta a dimostrare quali siano le concentrazioni plasmatiche di diversi anticorpi necessarie a conferire protezione in seguito a challenge virale nel modello animale. ► continua
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